Via Sant'Antonio - Arnaldo Alberti (1987)
Edizioni il Trespolo
Questo nuovo romanzo conclude una trilogia di cui il primo «Giusquiamo», è ancora inedito e il secondo «La famiglia di Beatrice» è stato pubblicato nel 1985. Lo scenario comune ai tre libri è la città di Locarno, mitica più che reale, governata da uomini che esercitano un potere «... sgangherato e malcucito...». Paolo, il protagonista, è un uomo comune, onesto e corretto, che a fatica e controvoglia riesce a traviarsi e infine soccombe sotto i colpi di una polizia la cui perfetta organizzazione e le azioni rivelano quanto di comico e di grottesco ci può essere in chi ha potere e con determinazione vuole soffocare la libertà. Comico e grottesco che è espresso, in modo squisitamente letterario, nell'episodio della donna che abusa dell'uomo. Si scopre così, nella metafora limpida e trasparente dello sterminio dei piccioni, che ogni libertà comporta dolore e che il disagio, invece di cessare, aumenta vertiginosamente quando questa libertà la si vuole limitare. Paolo, il protagonista, muore ucciso per caso. Un sacrificio inutile di un eroe senza potere, quindi inutile anche lui, come pressoché tutte le persone che oggi si sacrificano. Il vuoto nel quale si muore è colmato nel romanzo, con la dolcezza e l'umanità che si ritrova solo in atmosfere vernacolari, dalla esclamazione «Adèss semm scià bei!» fatta da uno dei responsabili dell'uccisione di Paolo. Il forte contrasto fra l'essere bello e la tragedia è rappresentato da una fulminea, efficace frase dialettale.
Disponibile presso l'autore, prezzo: 25.- Fr
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