ch 91 - Arnaldo Alberti (1995)
edizioni l'affranchi
Un ministro sottrae un quadro dalla casa comunale di Soladino, una città del sud della Svizzera. Acca Ti, un funzionario ingenuo e malaccorto, va a Berna per riavere ciò che appartiene «alla comunità dei cittadini». Nella capitale della Confederazione Elvetica il protagonista, per arrivare al ministro, chiede l'aiuto e l'intercessione di persone che vivono ai margini della società: i reietti e chi li sfrutta, come Paula Maier, una vecchia paralitica, simbolo di uno Stato abitato da gente che vive nell'indifferenza più totale nei confronti dell'emarginazione e della sofferenza.
Le pagine di questo libro, che a tratti acquistano il fascino e la sospensione di un romanzo giallo, descrivono una città e un paese inquietanti, dove i fanciulli nati in una stalla non significano più nulla e sono destinati a morire.
Scritto nel 1991, l'anno in cui la Confederazione festeggiava sette secoli di vita, anche in questo, come nei precedenti romanzi, l'autore ritrova l'uomo nel vinto, che soffre per l'oppressione dei « potenti ».
Disponibile presso l'autore, prezzo: 25.- Fr
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